LIVORNO – Fatiche ripagate e una soddisfazione che va oltre i confini della città. Questo è il clima che si è respirato ieri a Villa Maurogordato, dove oltre 250 persone hanno partecipato alla visita guidata del parco, tenendo a battesimo una scoperta storica come prima tappa del tour.
Il merito va all'Associazione Reset e, in particolare, alla caparbietà del suo presidente, Giuseppe Pera.
Il mistero della fontana scomparsa
Da tempo, i racconti storici e le leggende che circondano la villa narravano dell'esistenza di una fontana. Un pezzo di storia di cui tutti parlavano, ma che nessuno era mai riuscito a localizzare. Per decenni, è rimasta solo un racconto.
L'intuizione e la tenacia di un presidente
Tutto è cambiato durante gli instancabili lavori di pulizia del parco portati avanti dai volontari. Giuseppe Pera, durante le operazioni, continuava a inciampare e a notare delle strane pietre che affioravano dal terreno "a punta", in un modo innaturale.
"Come mai queste pietre escono così dal terreno?" si è chiesto più volte.
Quella che per altri era una semplice pietra smossa, per lui divenne un tarlo, un'intuizione. Fu la sua "caparbietà", come la descrivono gli stessi volontari, a fare la differenza. Chiamò una squadra di soci e disse: "Dobbiamo scavare qui".
L'idea fu accolta con un po' di incredulità. Scavare in un punto non meglio precisato, sulla base di un'intuizione, sembrava un azzardo. Ma lo spirito e la determinazione di Giuseppe hanno contagiato l'intero gruppo: si sono armati di pale e hanno iniziato a scavare, senza sapere esattamente cosa stessero cercando.
La scoperta dopo 1 metro e 80 di scavi
Non ci volle molto prima che la speranza prendesse il posto dello scetticismo. Dal terreno iniziarono a emergere le prime pietre lavorate, elementi che non lasciavano dubbi: quello non era un semplice accumulo di detriti, ma un "qualcosa di storico".
Settimana dopo settimana, pala dopo pala, i volontari hanno scavato per circa un metro e ottanta di profondità. E alla fine, la villa ha restituito il suo segreto: una meravigliosa Fontana in stile Liberty, completa della sua base in cotto.
L'ingegneria d'altri tempi
La scoperta non si è fermata all'aspetto estetico. Grazie all'intervento di tecnici specializzati, dotati di georadar per l'analisi del suolo, è emerso un dettaglio che rende il ritrovamento ancora più straordinario.
Quella fontana era dotata di un complesso e ingegnoso sistema idraulico per creare giochi d'acqua. Un sistema impensabile per l'epoca, che non si basava sull'elettricità. L'analisi ha rivelato la presenza di circa sette tubi in ghisa che, attraverso un sistema di pressione, convergevano tutti in un unico tubo di uscita. Questa ingegneria idraulica permetteva all'acqua di "uscire forte", innalzandosi al cielo per poi ricadere scenograficamente.
Un dono alla storia
Il lavoro del gruppo Reset è un regalo non solo alla città di Livorno, che ritrova un pezzo del suo patrimonio, ma, come sottolineato durante l'evento, "ad un pezzo di storia del mondo". La presentazione di ieri, davanti a una folla entusiasta, è stata la celebrazione di una vittoria ottenuta con sudore, passione e una tenacia che ha saputo guardare oltre l'evidenza.
Grazie a tutti i volontari per questa emozione restituita alla collettività.
Villa Maurogordato: la caparbietà di Reset riporta alla luce la Fontana Liberty perduta.
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